Omaggi natalizi 2025: regole fiscali per aziende 

1 Dicembre 2025
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Le festività natalizie sono, per molte imprese, un’occasione per consolidare i rapporti con clienti, fornitori e collaboratori attraverso piccoli omaggi. Ma come funziona la deducibilità fiscale di questi regali? E quali sono le regole da rispettare per evitare sanzioni?

Nel 2025 entra in vigore un’importante novità: per rendere deducibili gli omaggi, sarà necessario dimostrare che il pagamento sia avvenuto con strumenti tracciabili. Un cambiamento che impone alle aziende un’attenzione ancora maggiore nella gestione delle spese festive.

Omaggi ai clienti: deducibilità solo con pagamento tracciabile

A partire dal 1° gennaio 2025, le imprese potranno dedurre il costo degli omaggi natalizi solo se il pagamento è avvenuto con mezzi tracciabili.

Sono considerati tracciabili:

  • bonifici bancari o postali;
  • carte di credito, debito o prepagate;
  • assegni bancari o circolari;
  • strumenti digitali (es. PayPal, Satispay, Apple Pay).

Il pagamento in contanti comporta la totale indeducibilità della spesa, anche per importi inferiori a 50 euro.

Esempio pratico:
Un’azienda acquista 20 bottiglie di vino da 25 euro l’una, pagandole in contanti: la spesa non sarà deducibile. Se invece utilizza la carta aziendale, l’intero importo potrà essere dedotto (entro i limiti previsti).

Il limite dei 50 euro: attenzione al valore complessivo

Resta confermato il principio generale: l’omaggio è interamente deducibile solo se il valore unitario non supera i 50 euro, IVA inclusa (art. 108, comma 2, TUIR).

Nel caso in cui l’omaggio superi tale soglia, rientra tra le spese di rappresentanza, e la deducibilità sarà possibile solo nel rispetto dei requisiti di:

  • inerenza;
  • congruità rispetto ai ricavi aziendali;
  • documentazione idonea.

Esempio pratico:
Un cesto natalizio del valore di 45 euro è interamente deducibile. Se lo stesso cesto costa 60 euro, sarà deducibile solo come spesa di rappresentanza, nei limiti previsti.

Beni autoprodotti: deducibilità basata sul valore normale

Quando l’impresa distribuisce beni di propria produzione, il riferimento per la deducibilità è il valore normale del bene (art. 9 TUIR), ovvero il prezzo di mercato.

Se il valore normale supera i 50 euro, si applicano le regole sulle spese di rappresentanza. Se è pari o inferiore a 50 euro, il bene è deducibile integralmente, anche se il costo effettivo per l’impresa è minore.

Servizi e prestazioni gratuite: niente deduzione

Diversamente dai beni, le prestazioni gratuite (es. ore di consulenza, attività non fatturate, servizi omaggio) non sono deducibili come omaggi, a meno che non rientrino in un piano di marketing o siano considerate spese di rappresentanza.

Omaggi ai dipendenti: rientrano nei fringe benefit

Per i regali natalizi ai dipendenti, il trattamento fiscale è diverso: rientrano nei cosiddetti fringe benefit, cioè beni e servizi che l’azienda può offrire al personale in esenzione da imposte e contributi.

Le soglie per il 2025 sono:

  • fino a 1.000 euro per tutti i dipendenti;
  • fino a 2.000 euro per i dipendenti con figli fiscalmente a carico.

All’interno di queste soglie possono rientrare:

  • buoni spesa o buoni carburante;
  • dispositivi elettronici;
  • rimborsi per utenze, affitti o mutui.

Se la soglia viene superata anche di un solo euro, l’intero importo diventa imponibile e concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente.

Esempio pratico:
Un dipendente senza figli riceve un omaggio natalizio di 1.200 euro: l’intero importo (e non solo i 200 euro eccedenti) sarà soggetto a tassazione.

Trattamento fiscale per l’azienda

Le spese per omaggi ai dipendenti sono deducibili come costi del personale (art. 95, comma 1, TUIR), anche se non tassati in capo al lavoratore.

Non è richiesta la tracciabilità del pagamento, ma è consigliabile documentare in modo preciso la natura e la data di erogazione del benefit.

Per le spese a finalità ricreativa (cene aziendali, eventi, attività culturali), la deducibilità è limitata al:

  • 75% dell’importo;
  • con un tetto massimo pari al 5 per mille del monte salari aziendale.

 

Gli omaggi natalizi rappresentano un’occasione di relazione importante per le imprese, ma richiedono attenzione nella loro gestione fiscale. La normativa del 2025 introduce regole più stringenti, in particolare in tema di tracciabilità e fringe benefit.

Organizzare con anticipo la distribuzione dei regali, valutare i limiti di deducibilità e pianificare la comunicazione interna ed esterna può fare la differenza.
Un approccio consapevole consente di conciliare l’attenzione alle persone con una gestione efficiente e sostenibile dal punto di vista fiscale.

Commercialista Roma
Studio Sinopoli
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Consulenza fiscale, tributaria e societaria.

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